Domenico Bianchi nasce ad Anagni nel 1955, dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti di Roma, esordisce nel 1977 con una prima personale al Fine Arts Building di New York. In questa prima occasione espone disegni cera, carta, legno e tela. Gli anni successivi lo vedono coinvolto in diverse mostre personali in giro per il mondo (Amsterdam, Parigi, Milano, Roma, New York, Stoccolma, Los Angeles, Torino, Salisburgo, Palma de Mallorca) e nella realizzazione di opere permanenti. La ricerca artistica dell’autore è caratterizzata dal pensiero verso la filosofia dei simboli, infatti da un segno che è il soggetto del quadro e da un nucleo centrale, sempre circolare, a volte quasi trasparente, generatore di forma, si rimanda ad infinite ipotesi figurative-simboliche. La cera, materiale preferito dall’artista, è luogo di solidificazione e di sonorità; un luogo atto di fisicità compatta e di luminosità concreta. Il quadro, per Bianchi, è universo nascente, sempre in espansione, un omaggio alla nuova scienza di Galileo ed alla geometria del cosmo.