Pinacoteca Civica Bruno Molajoli

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Le sale

Quarta Sala

Il Quattrocento

In questa sala le opere offrono la possibilità di conoscere diverse maestranze che fecero propri secondo diverse sensibilità gli schemi gentiliani riproponendole in forme più intime e arcaiche. In questi termini prende forma la personalità artistica del cosiddetto Maestro di Staffolo che lasciò diverse testimonianze a livello locale tra cui gli affreschi all'esterno della Pinacoteca, nel loggiato di ingresso. A questo artista si aggiunge nell'altra parte della sala la produzione di Antonio da Fabriano, un maestro eccentrico dal registro formale spigoloso e influenzato dalla lezione fiamminga che probabilmente assorbì nel Meridione. Tornato in pianta stabile nelle Marche il suo tratto si fece man mano meno rigoroso e più meditato alla luce della produzione artistica dei pittori camerti come come Giovanni Angelo di Antonio, e dell'influenza della lezione crivellesca, della quale danno conto i due affreschi staccati raffiguranti la Madonna di Loreto e La Madonna col Bambino recentemente attribuita a Lorenzo d'Alessandro da San Severino.


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