Chiesa di Sant'Agostino
Inizialmente fondata con il titolo di S. Maria Nuova, di origine medioevale, il complesso, di vaste dimensioni, fu riccamente decorato come ancora testimoniano gli affreschi del Maestro di Sant'Agostino, che ornavano il refettorio del monastero, oggi custoditi presso la Pinacoteca Civica Bruno Molajoli. Particolarmente importanti le due cappelle gotiche decorate con affreschi di scuola fabrianese e riminese del XIV secolo, cui si accede attraverso due porticine ricavate nel coro, che rispettano i temi delle chiese agostiniane. Soltanto nel 1457 è documentata con la denominazione come chiesa di s. Agostino. Nel chiostro si conserva l’oratorio dei Beati Becchetti, che conserva un pregevole Lignum Vitae, dipinto dall’importante pittore tardogotico Lorenzo Salimbeni da San Severino Marche ( inizi XV secolo).
L'edificio conventuale è stato occupato dall'attuale ospedale.