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Monumenti in città

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Universalmente nota come la “città della carta”, Fabriano possiede uno dei territori più estesi d'Italia, ricco di un prezioso patrimonio storico-artistico che si riflette nelle architetture e nel paesaggio urbano.

A testimonianza di questo ricco bagaglio di storia, spiritualità, cultura, arte e tradizione, sono i monumenti e i luoghi di culto simbolo della città, che offorno al visitatore, un itinerario ricco e variegato.

Nel cuore della Piazza del Comune si erge il duecentesco palazzo del Podestà. Ubicato nel punto d'incontro dei due originari nuclei abitativi di Castelvecchio e Poio, conserva nel caratteristico voltone, frammenti di affreschi del XIII e XIV secolo che riproducono scene di battaglia e un'enigmatica ruota della fortuna. Il centro storico offre ai visitatori, la possibilità di ammirare edicole sacre, collocate lungo le antiche vie della città come quella situata in via Valpovera ad opera di Allegretto Nuzi, che raffigura lo sposalizio mistico di s.Caterina d'Alessandria.

Nella chiesa di s. Luca con annesso monastero di monache benedettine, sono conservate due pregevoli tele dell'artista fiorentino Andrea Boscoli e sulla parete sinistra i resti di un pregevole affresco trecentesco raffigurante una Madonna col Bambino.

Adiacente alla chiesa di s. Domenico, si erge l'imponente complesso domenicano che ospita il Museo della Carta e della Filigrana, le cui sale si sviluppano intorno al chiostro maggiore; tra i vari ambienti degni di nota sono quelli affrescati da Antonio da Fabriano, dove nell'ex brefotrofio è conservata una bellissima Crocifissione. Situato sull'altura Poio, uno dei luoghi più elevati del centro storico, il monastero di s. Margherita ospita la comunità delle benedettine. L'edificio nel corso dei secoli è stato fortementente rimaneggiato, conserva una chiesa in stile barocco risalente al XVIII secolo. A pochi passi dal centro centro storico, appena fuori Porta Pisana, si erge l'antico complesso di Sant'Antonio Abate fuori le mura, di cui si hanno memorie fin dai primi anni del secolo XIV. Annesso alla chiesa e al monastero dell'ordine dei canonici regolari di Vienna, vi era un ospedale. Durante il periodo napoleonico il complesso divenne proprietà dell'ospedale e durante l'epidemia del 1817, la chiesa venne adibita a cimitero per essere poi demolita nel 1834. Attualmente il plesso restaurato é utilizzato come centro di aggregazione per ragazzi.

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