Tempera su tavola cuspidata
1353
cm. 195,2 x 106
Provenienza: Fabriano, Sant’Antonio Abate fuori Porta Pisana
Il Santo eremita, venerato come protettore degli animali, è raffigurato in piedi frontalmente. Si appoggia con la mano destra ad un bastone, nella sinistra stringe un libro. Ai suoi piedi sono dipinti due maialini di razza cinta senese, ai lati due gruppi di devoti inginocchiati: sette uomini a destra, sette donne a sinistra. Una di loro tiene in mano bambino completamente avvolto in fasce a bande bianco- rosse. Ai due lati dello sfondo in oro compaiono due volumi rocciosi squadrati sui cui crescono due alberi e si notano due coppie di uccelli. In basso una scritta rovinata: MCCCLIII DIE
Curiosità: Nel Medioevo il grasso del maiale era utilizzato come lenitivo del cosiddetto " Fuoco di S. Antonio", una dolorosa infiammazione cutanea contratta dai contadini soprattutto durante la mietitura.