Ottaviano Nelli
Formatosi nell’ambito della cultura tardogotica, Ottaviano Nelli fu protagonista assoluto del Quattrocento nella città di Gubbio e nel panorama circostante. Seppe fondere la tradizione locale con elementi desunti dalla pittura lombarda e dalla miniatura francese, sviluppando un linguaggio personale vicino alle soluzioni di Lorenzo Salimbeni e di Gentile da Fabriano. A Gubbio, dove venne ripetutamente nominato console della città, fu a capo di un’attivissima bottega che esercitò una certa influenza in tutto il territorio tra Marche ed Umbria.
La maggior parte delle sue opere si conservano nella sua città natale: cicli di affreschi nelle chiese di San Francesco, Sant'Agostino e Santa Maria Nuova.
A Fabriano è presente un affresco con la Vergine col Bambino circondata da Angeli, in un'edicola esterna dell'antica Chiesa di S. Maria del Piangato, in via Cialdini e il cassone funerario del Beato Pietro Becchetti, proveniente dall'omonimo oratorio e oggi conservato presso la Pinacoteca Molajoli.